Fondi Europei Sardegna: La regione passa l’esame del comitato

Bellissima notizia per la regione Sardegna che passa a pieni voti l’esame del Comitato di Sorveglianza del Por-Fesr 2014-2022 per la previsione di spesa dei fondi europei ottenuti. Presente all’incontro l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci che con orgoglio ha presieduto la seduta presso la quale gli alti funzionari della Regione hanno potuto appurare più da vicino la qualità dei progetti che hanno ottenuto il merito di superare la revisione.

La Sardegna piace all’Europa ma bisognerà attendere Dicembre per la verifica finale

La cifra che la Regione del Gennargentu dovrà impiegare entro la fine dell’anno ammonta a 147 milioni di Euro, pena la perdita integrale dei fondi non impiegati, ma questo non preoccupa la Sardegna che già ha mostrato di essere ampiamente sul pezzo.

I progetti visionati dagli organi competenti per l’Ue vantano il merito di essere proposte di qualità e unitamente a contenuti di grande spessore vi sono piani di spesa ben formulati che, a quanto pare, verranno rispettati entro le scadenze previste.
Niente panico, dunque, e niente paura per la Regione attivista capitanata sul versante programmatico dall’assessore Paci.

Sardegna Fondi Ue: l’isola punta a obiettivi più ampi del previsto

Nel piano programmatico di spesa della Sardegna figurano voci di impiego delle somme che vanno ben oltre i 147 milioni di Euro previsti: il tetto massimo che riuscirà a toccare la Regione si aggirerà intorno all’ambizioso traguardo dei 185 milioni.
Non è di poco momento la notizia considerato che, qualora andasse a buon fine questo piano, la Sardegna riceverebbe addirittura un premio, derivante da un meccanismo studiato dall’Europa per agevolare il più possibile chi rispetta i patti.

Ecco un sommario dei progetti della Regione Sardegna che hanno fatto scattare l’applauso del Comitato di Sorveglianza

Sotto gli occhi increduli e stupiti di Silvia Rescia, Rapporteur della Commissione Europea per la Regione Sardegna, il Comitato di Sorveglianza ha preso visione dei progetti presentati:

  •  l’aerospazio;
  • il Museo delle Maschere di Mamoiada;
  • lo Smart Grid e l’efficientamento energetico;
  • l’impianto termodinamico di Ottana;
  • gli open data per la pianificazione dei trasporti all’utenza;
  • il Sisar per la gestione del Fascicolo Sanitario Elettronico;
  • l’ampliamento della Metro Cagliari;
  • il Sira per la digitalizzazione dei processi ambientali e la geolocalizzazione.

Un programma eccellente per obiettivi e temi quello della Sardegna che, a quanto pare, riuscirà a realizzare entro i tempi previsti.
Le stime di spesa del Fesr si aggirano intorno ai 930 milioni di Euro. Di questa somma ne sono stati programmati già 676 milioni e spesi concretamente 102. Le residue già certificate ammontano invece a 56 milioni.

Se i controlli in itinere potevano sembrare un freno alla realizzazione degli ambiziosi obiettivi regionali, in realtà sono stati un imput positivo per far presto e bene più degli altri.

Anche se bisognerà aspettare Dicembre 2022 per essere certi che le intenzioni della Regione diventino una realtà concreta e fruibile, è possibile ipotizzare di poter dire “chapeau!” alla Sardegna, che in questo ambito di innovazione propulsiva è stata certamente da esempio per tutte le altre Regioni d’Italia.

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