Finanziamenti Europei: regole più rigide e maggiori controlli

L’Unione Europea per l’anno prossimo ha deciso di rafforzare le sanzioni per chi non rispetterà le linee guida varate dal consiglio di Bruxelles. Questa decisione è stata maturata per far fronte allo sperpero di denaro pubblico che vede tra i primi responsabili il nostro Paese. La sanzione, per chi non rispetterà le raccomandazioni, consiste in una netta sospensione dei fondi strutturali.

E’ un processo anche questo innestato, sia da una recessione economica che vede coinvolti tutti i Paesi dell’Unione Europea, che dalla necessità di rimettere in moto il ciclo economico europeo. Proprio l’Italia è tenuta d’occhio per via del debito e della bassa competitività economica. Uno dei principali fattori di sfiducia verso il nostro Paese è la scarsa produttività e quindi di conseguenza la bassa competitività a livello internazionale.

I Paesi su cui verrà puntato il dito sono quelli appartenenti all’Eurozona che sono in totale tredici. Verrà effettuata un’indagine da parte della commissione di Bruxelles per esaminare i segni di squilibri macroeconomici. Chi presenterà un disavanzo equivalente al 3%, rientrerà tra i responsabili di deficit eccessivo.

In automatico, se la commissione parlamentare voterà a favore dell’approvazione di queste regole, tutti i Paesi ne risentiranno per quanto riguardo l’erogazione di fondi strutturali. Di certo non è una bella notizia per Paesi e regioni più in difficoltà, che fanno leva proprio su quest’ultimi fondi per rimettere in moto un’economia congelata dalla recessione.

A pagare, come sempre, saranno in particolare le regioni maggiormente arretrate che necessitano di questi incentivi per risollevarsi e rimettersi in gioco.

 

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