Finanziamenti Ue PMI: meno rigidità

Finanziamenti Ue PMI: meno rigidità. Cambiano le regole Ue per dare più finanziamenti di Stato alle piccole e medie imprese (PMI), ma anche a quelle più grandi, se si dimostrano fortemente innovative.

Il provvedimento in questione mira a compensare il deficit di finanziamenti bancari per le attività di rischio, dovuto alla crisi finanziaria e alle sue conseguenze, tra queste prima la stretta creditizia (credit crunch) che sta soffocando le aziende, ostacolando la ripresa economica.

Per volere della Commissione Europea, dal prossimo luglio, sarà possibile sostenere con fondi pubblici una ampia gamma di strumenti finanziari non solo per le Piccole e medie imprese in fase start- up, ma anche per le altre imprese che contano fino a 499 addetti, nonché per le aziende a media capitalizzazione che si dimostrino innovative e i cui costi per l’innovazione siano pari ad almeno il 10% dei costi operativi.

Sono state presentate oggi le nuove linee guida per i finanziamenti Ue PMI in una conferenza stampa a Bruxelles. Gli aiuti di Stato potranno arrivare fino ad un massimo di 15 milioni di euro per impresa. Un grande salto rispetto al solito tetto annuale di appena 1,5 milioni.

Gli aiuti che dovessero superare i 15 milioni dovranno essere giustificati dalle condizioni di mercato e successivamente notificati a Bruxelles, ma non saranno sottoposti ad alcun massimale, né a tetti relativi alle così dette “tranche” annuali.

Sarà abolito anche l’attuale obbligo di affiancare ai finanziamenti statali un cofinanziamento delle imprese con capitali di rischio privati, per un minimo il 30% nelle zone assistite dalle politiche ue e per un minimo il 50% nelle altre.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il nostro portale dedicato ai finanziamenti Ue PMI.

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