Distretti tecnologici toscana, fondi per 5 milioni
Cosa sono e come funzionano i distretti tecnologici toscana?
È stato approvato, da parte della Regione Toscana, il documento destinato alla ristrutturazione del sistema regionale per il trasferimento tecnologico. Sono stati quindi riportati i parametri utili alla definizione di 12 distretti tecnologici. I gestori dei distretti potranno fruire di un sostegno regionale complessivamente pari a 5 milioni di euro.
La finalità del documento è fornire un sostegno diretto allo sviluppo della competitività delle aziende degli investimenti compiuti negli ambiti di ricerca, sviluppo e innovazione.
Distretti tecnologici regione toscana: i settori interessati
I distretti tecnologici Toscana compongono i punti nevralgici del nuovo sistema per il trasferimento tecnologico, che si fa carico dell’eredità dei poli di innovazione e dei distretti costituiti in precedenza. Dal punto di vista operativo i distretti copriranno i seguenti settori:
- moda,
- interni e design,
- marmo e pietre ornamentali,
- scienze della vita,
- nuovi materiali,
- automitive e meccanica,
- nautica e portualità,
- tecnologie ferroviarie,
- energia ed economia verde,
- Fortis (fotonica, optoelettronica, robotica),
- smart city,
- turismo e beni culturali,
- cartario.
A fronte di ogni distretto dovranno essere riportati imprese, centri servizi, organismi e infrastrutture di ricerca. Non tutti i distretti sono però uguali. Abbiamo tre tipologie di distretti:
- il distretto di prima fascia, che può avvalersi di oltre 150 imprese
- il distretto di seconda fascia, che racchiude un numero di imprese compreso tra 61 e 150;
- il distretto di terza fascia, composto tra 30 a 60 imprese.
Varia allo stesso modo il numero di centri di servizi e di ricerca previsti per ogni fascia.