Finanziamenti Europei 2017: il bando per riqualificare i beni confiscati alle mafie
Come riqualificare i beni confiscati alle mafie? Ecco il bando 2017
Due giorni fa, il 19 aprile 2017, è stato pubblicato sul BURL il bando per favorire il riutilizzo e la fruizione sociale dei beni confiscati alle mafie per incentivare e dare una spinta alle politiche sociali a favore della legalità, della sicurezza e della prevenzione delle situazioni di disagio, di accoglienza e di supporto per le vittime di reato.
Il bando pubblicato è finanziato con 750.000€ di fondi regionali destinati alla concessione di finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di opere di ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Finanziamenti Europei 2017: chi sono i destinatari del bando?
I destinatari dell’avviso sono gli enti locali che possono amministrare il bene o assegnarlo in concessione a titolo gratuito a:
- comunità, anche giovanili;
- enti e associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali;
- associazioni di volontariato di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266;
- cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381;
- comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza
- associazioni di protezione ambientale;
- operatori dell’agricoltura sociale riconosciuti ai sensi delle disposizioni vigenti
Ogni ente potrà presentare un solo progetto/istanza che potrà essere finanziato per un importo non superiore ai 70mila euro.
Come avviene l’erogazione dei finanziamenti europei 2017?
L’erogazione dei finanziamenti europei 2017 avverrà secondo le seguenti modalità:
- il 20 % dopo la comunicazione di concessione del finanziamento e formale accettazione da parte del beneficiario;
- il 30 % a seguito della presentazione del verbale di consegna dei lavori e del contratto di appalto;
- il 30% alla presentazione della dichiarazione del direttore dei lavori che certifichi il raggiungimento del 50% dello stato di avanzamento dei lavori;
- il 20% a saldo dopo l’inoltro dell’atto di definizione e approvazione della spesa complessiva per la realizzazione dell’opera. Deve includere la relazione conclusiva analitica del progetto realizzato, il certificato, a firma del responsabile del progetto, che attesti la regolare esecuzione del progetto finanziato, il rendiconto di tutte le spese sostenute.
Quali sono gli interventi ammessi?
Gli interventi ammissibili riguarderanno:
- opere di manutenzione ordinaria/straordinaria,
- restauro e risanamento/ristrutturazione edilizia, inclusi il ripristino dell’agibilità del bene e la sua messa in sicurezza o l’adeguamento alla normativa vigente in materia di misure antincendio.
Tutti gli interventi dovranno essere finalizzati a garantire il riutilizzo e la funzione sociale dei beni confiscati alla criminalità ed essere funzionali alle attività da svolgere al loro interno.
Le tempistiche per effettuare la domanda
La domanda di finanziamento dovrà essere presentata entro le ore 14:00 del 5 giugno 2017, secondo le seguenti modalità;
- a mezzo raccomandata A.R. a Regione Lazio, Direzione regionale Attività di controllo e coordinamento delle funzioni di vigilanza, Area Politiche per la sicurezza integrata e lotta all’usura, Via del Serafico n. 127 – 00142 Roma;
- con posta elettronica certificata a ristrutturazionebeniconfiscati@regione.lazio.legalmail.it;
- con consegna a mano all’Ufficio corrispondenza “spedizione/accettazione” della Regione Lazio, sito in Via del Serafico n. 127 – 00142 Roma.