Finanziamenti a fondo perduto per le imprese giovanili

Rappresentano la soluzione ideale per chi necessita di un prestito, ma non ha tutte le garanzie per restituirlo. I finanziamenti a fondo perduto sono un valido supporto per chi intende avviare un’attività eppure non possiede una liquidità idonea per intraprendere tale cammino. In prima linea ci sono, infatti, i giovani imprenditori che possono richiedere questo tipo di supporto finanziario grazie alla legge 95/95 che sancisce la creazione di agevolazioni statali per l’autoimpiego, ovvero microimpresa, franchising, auto imprenditorialità e lavoro autonomo.

Questa legge prevede finanziamenti per i giovani che, pur avendo un’idea imprenditoriale, non possono attuarla per mancanza di fondi. Si tratta di una delle forme previste per aiutare, dunque, le start up anche se negli ultimi anni stanno prendendo forma altre soluzioni alternative, come il crowfunding. La legge per l’imprenditoria giovanile fissa un massimale d’investimento pari a € 2.582.284,50. La norma 95/95 prevede che l’agevolazione avvenga attraverso contributi a fondo perduto o tassi agevolati di finanziamento o prestito. Si riconosce un’agevolazione fino al 90% del totale degli investimenti, percentuale che cambia in base al territorio. Per accedere a questi finanziamenti a fondo perduto è necessario presentare un progetto che dovrà contenere informazioni sul business plan, il piano marketing e la pianificazione dell’andamento dell’azienda per i tre anni successivi.

L’Unione Europea ha definito i requisiti per coloro che presentano domanda di agevolazione per la costituzione di una nuova attività imprenditoriale, quali: la necessità di maggioranza assoluta, finanziaria e numerica, di giovani tra i 18 e i 29 anni residenti nei territori di applicazione della legge; la totalità dei giovani tra i 18 e i 35 anni ( non devono aver compiuto il 36° anno) residenti nei territori di applicazione della legge; la sede legale, amministrativa ed operativa della nuova impresa deve situarsi nei territori di applicazione della legge. Questa legislazione non include le ditte individuali, le società di fatto o con unico socio. La legge per l’imprenditoria giovanile prevede, inoltre, delle agevolazioni riconosciute alle nuove attività che fanno riferimento ai settori dell’agricoltura, artigianato, industria e produzione di beni o alla fornitura di servizi alle imprese di qualsiasi settore. Non rientrano, in tali agevolazioni, i servizi alle persone e alle amministrazioni pubbliche e non possono essere prese in considerazione iniziative nei settori del commercio, del turismo e della formazione.

di Tiziana Casciaro

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