Guida ai finanziamenti europei volontariato
Guida ai finanziamenti europei volontariato: cosa c’è da sapere? Nel novero delle opportunità finanziarie a disposizione delle associazioni di volontariato vi sono i fondi stanziati dall’Unione Europea. Si tratta di progetti di sviluppo delle tematiche sociali tesi a sostegno delle organizzazioni del terzo settore. Sono premiate, in modo particolare, le iniziative che danno vita a forme di partenariato tra enti di Paesi diversi, interventi tesi a incoraggiare il sistema di integrazione europea.
Le risorse economiche sono gestite dalla Commissione europea di Bruxelles in base a due modalità: la sovvenzione diretta e quella indiretta. I finanziamenti europei volontariato diretti sono gestiti in direttamente dalla Commissione europea, mentre quelli indiretti sono curati dagli Stati membri mediante le amministrazioni centrali.
Vediamo i finanziamenti europei volontariato diretti. Il contratto è perfezionato tra la Commissione europea e l’utilizzatore finale. La Commissione stabilisce, in modo autonomo, i criteri di funzionamento dei differenti programmi. Abbiamo complessivamente 12 nuovi programmi comunitari.
È la Direzione Generale della Commissione a coordinare gli avvisi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale delle comunità europee. Sono fondi non “residuali”, ovvero dei fondi strutturali, una concreta opportunità a sostegno delle politiche comunitarie in tantissimi settori.
Chi può richiedere i finanziamenti? Possono fare domanda: gli enti pubblici locali; le parti sociali a livello nazionale e a livello comunitario; gli enti di formazione; le organizzazioni non governative; le università; gli istituti; le imprese e le organizzazioni di volontariato e gli altri enti non profit.
Quali Paesi possono accedere ai finanziamenti? Sono coinvolti in misura prevalente i paesi membri, gli Stati dello Spazio economico europeo (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e, in base ai fondi a disposizione, anche i paesi del Mediterraneo e i Paesi Balcanici.
È richiesta sempre la transnazionalità come condizione indispensabile per accedere al credito. La collaborazione deve vedere coinvolti soggetti provenienti da 3 o più Stati.