Novità attività agricola, incentivi e contributi
I finanziamenti a fondo perduto sono importanti contributi che vengono erogati da enti pubblici o società finanziarie nei confronti delle nuove attività imprenditoriali. L’aspetto importante è che il soggetto erogante non chiederà la restituzione del capitale in quanto si tratta di un’elargizione finalizzata ad incoraggiare lo sviluppo dell’imprenditoria sul territorio. Per ottenere tali contributi bisogna compilare una domanda e allegare ad essa una serie di informazioni sull’impresa che si intende realizzare e sugli obiettivi da raggiungere nel medio –lungo termine. Beneficiari di tali finanziamenti a fondo perduto sono le start up, società nuove, o magari le imprese costruite dai giovani o che risultano destinatarie di attenzione. Molti bandi, inoltre, si rivolgono anche all’imprenditoria femminile o ad alcune imprese sorte su territorio difficili.
Per avviare la propria attività agricola ed accedere ai contributi e agli incentivi a fondo perduto bisogna rivolgersi all’Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa che valuta i nuovi progetti imprenditoriali e si occupa di erogare i capitali per supportare l’imprenditore nelle spese di acquisto, nei servizi e nella formazione aziendale. Sul fronte dell’agricoltura la copertura finanziaria dei contributi e degli incentivi a fondo perduto è fino al 90% della spesa dell’investimento nei territori del Sud Italia e fino all’80% nelle regioni dell’Italia Settentrionale.
Nel settore agricolo la cifra massima che si può erogare, sotto forma di incentivi e contributi a fondo perduto, è di circa 1.032.000,00 euro, così come viene spiegato in quest’articolo di infoprestitisulweb.it su come ottenere finanziamenti europei e a fondo perduto per aziende agricole.
A regolamentare l’erogazione dei fondi per l’agricoltura è la Legge 135/97 che ha come obiettivo principale quello di incoraggiare le nuove attività imprenditoriali e in particolare incentivare lo sviluppo sociale ed economico delle aree depresse del territorio nazionale, in linea con i principi e nel rispetto dei criteri di intervento stabiliti dall’Unione Europea. Questi contributi aiutano i giovani imprenditori ad avviare la propria attività agricola, anche coloro che intendono subentrare ad un parente che già possiede questo tipo di attività. Parliamo di fondi destinati dunque alla nascita di nuove attività in aree povere o a finanziamenti per le imprese di proprietà di giovani under 30 o under 35.
Legge 135/97, contributi ed incentivi per attività agricola
I contributi e gli incentivi per avviare nuove attività agricole sono destinati a coloro che si vogliono fare fautori di iniziative produttive. Il capitale erogato viene suddiviso in due parti: un 50% rimborsabile a fondo perduto per acquistare macchinari, attrezzature, formazione e brevetti; l’altro 50% rimborsabile mediante rateizzazione con tasso di interesse agevolato. Il soggetto beneficiario deve restituire solo la metà del capitale erogato per la sua nuova attività.
Ciò avviene mediante l’accensione di un mutuo che prevede tale formula di rimborso a seconda dei limiti definiti dall’Unione Europea:
- Rimborso del 50% del capitale erogato qualora il soggetto beneficiario rientrasse nei territori espressi nel ESL nell’Ob.1;
- Rimborso del 40% del capitale erogato qualora il soggetto beneficiario facesse parte dei territori nel ESL di altre regioni.
I Finanziamenti a fondo perduto sono cumulabili?
I finanziamenti a fondo perduto possono essere cumulabili con altri tipi di agevolazioni fiscali di cui l’imprenditore potrebbe avvalersi sia a livello locale che nazionale. Un’impresa agricola che ha beneficiato di tali contributi può liberamente essere destinatario di altri fondi per la crescita della propria azienda. Ovviamente un’azienda non può partecipare più volte ad uno stesso bando per l’accesso ai contributi di cui ha già usufruito. La richiesta dei finanziamenti a fondo perduto deve essere realizzata attraverso la presentazione di una domanda e del progetto dell’impresa che si intende avviare; il capitale viene erogato senza alcun vincolo di restituzione, né dietro pagamento di quote interesse. L’elargizione dei fondi avviene ovviamente dopo un periodo di verifiche e di analisi della pratica da parte del soggetto erogante.