Prestito d’onore 2015: incentivi Autoimpiego Invitalia

Prestito d’onore 2015: prestito d’onore Invitalia

Con l’introduzione del Decreto legislativo 185 del 21 aprile 2000 sono stati disposti finanziamenti ai giovani imprenditori forniti a condizioni agevolate, ma anche prestiti destinati a promuovere l’ambito occupazionale tra le fasce di popolazione più giovani.

Il decreto ha stabilito due categorie di incentivi, che implicano differenti interventi di sostegno e parametri d’accesso, insieme a modalità di erogazione di finanziamenti a fondo perduto e di prestiti d’onore. Vediamo in dettaglio le due categorie:

  • incentivi per l’autoimpiego: attività per favorire la diffusione di forme di autoimpiego mediante strumenti di promozione del lavoro autonomo e dell’autoimprenditorialità;
  • incentivi per l’autoimprenditorialità: fanno parte di questa categoria attività che hanno come scopo l’ampliamento della base produttiva e occupazionale, ma anche lo sviluppo di una nuova imprenditorialità nelle aree economicamente svantaggiate.

Il D.Lgs 185/2000 Tit. II definisce l’Autoimpiego di Invitalia in quanto istituto di sostegno all’occupazione dei giovani che vogliono investire su di sé grazie a iniziative imprenditoriali. L’intento è fornire un pratico ausilio per la realizzazione e l’avvio di piccole attività imprenditoriali, anche in modalità associativa ad opera di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione.

Le iniziative contemplate sono tre: Lavoro Autonomo in forma di ditta individuale, Microimpresa in forma di società di persone, Franchising in forma di ditta individuale o di società.

Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, opera per conto del Governo per migliorare il livello di competitività del nostro Paese, con particolare attenzione al Meridione. Le sue maggiori finalità sono: favorire l’attrazione di investimenti esteri, sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialità dei territori.

Le agevolazioni finanziarie previste per l’autoimpiego appartengono a tre tipologie: investimenti (con contributo a fondo perduto e mutuo agevolato), gestione (contributo a fondo perduto) e servizi di assistenza tecnica e gestionale.

Prestito d’onore 2015: domanda prestito d’onore Invitalia

E veniamo alle caratteristiche dei finanziamenti per giovani imprenditori che vogliono avviare una nuova impresa. Quanti sono interessati a conseguire queste agevolazioni devono inoltrare la domanda di ammissione agli incentivi nel rispetto della seguente procedura:

  • compilazione della domanda online
  • compilazione in forma cartacea degli allegati
  • inoltrare entro 5 giorni dal completamento della procedura on line, la domanda cartacea con raccomandata A.R all’indirizzo: INVITALIA AUTOIMPIEGO Via Pietro Boccanelli 30 00138 Roma.

Prestito d’onore imprenditoria giovanile

Per quanto attiene ai giovani aspiranti imprenditori che vogliono aprire una ditta individuale, abbiamo prestiti d’onore a condizione che i richiedenti rispettino i seguenti requisiti:

  • persone fisiche che vogliono inaugurare un’attività di lavoro autonomo in forma di ditta individuale che deve essere formata dopo la presentazione della domanda;
  • possono inoltrare la domanda le persone disoccupate e in cerca di prima occupazione.

Il giovane che vuole avviare una ditta individuale deve:

  • essere maggiorenne alla data di presentazione della domanda;
  • non essere occupato alla data di presentazione della domanda;
  • essere residente nel nostro Paese 1° io 2000 oppure da almeno sei mesi alla data di presentazione della domanda, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente in materia;
  • avere sede legale e operativa dell’attività in Italia.

Non possono sfruttare quest’opportunità i seguenti soggetti:

  • i titolari di rapporti di lavoro dipendente (a tempo determinato e indeterminato, anche a tempo parziale)
  • i titolari di contratti di lavoro a progetto, intermittente o ripartito
  • i soggetti che esercitano una libera professione
  • i titolari di partita IVA, anche se non movimentata
  • gli imprenditori, familiari (nel caso di impresa familiare) e coadiutori di imprenditori
  • gli artigiani.

Il prestito d’onore per ditte individuali non può superare i 25.823 euro, iva esclusa. L’attività coinvolta deve inoltre essere svolta per un minimo di cinque anni a partire dalla data di delibera di ammissione alle agevolazioni.

Nel caso dei lavoratori autonomi, invece, abbiamo finanziamenti a tasso agevolato con un importo massimo non superiore a 15.494 euro. La restituzione del prestito in questo caso deve realizzarsi in cinque anni. Ma gli autonomi possono godere di un contributo a fondo perduto, corrispondente alla differenza tra l’ammontare degli investimenti ritenuti ammissibili e l’importo del finanziamento a tasso agevolato.

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