Aiuti di Stato per pagare Bale? Scatta l’indagine della Commissione Europea

Aiuti di Stato banche spagnole: è polemica sull’ingaggio di Gareth Bale

Sander Loones, Ramon Termosa e Daniel Dalton sono i tre Europarlamentari che hanno formalmente chiesto alla Commissione Europea di verificare se il passaggio di Gareth Bale dal Tottenham al Real Madrid non nascondesse l’utilizzo Aiuti di Stato erogati in favore delle banche spagnole. Manovra che se si rivelasse vera sarebbe incompatibile con le norme UE a tutela della concorrenza.

Una richiesta che prende spunto da un articolo pubblicato a gennaio sul sito Football Leaks, che ha reso pubblico il contratto di trasferimento del giocatore. Un acquisto per quasi 101 milioni di euro, uno dei più cari della storia del calcio.

La messa in rete del contratto ha inoltre fatto riemergere la polemica in merito al ruolo degli istituti bancari coinvolti nella vicenda. Particolare attenzione è rivota alla spagnola Bankia, oggetto di bail-out utilizzando fondi erogati dall’European Stability Mechanism.

Aiuti di Stato Spagna come garanzia per pagare un calciatore al Real Madrid

Ma qual è il nesso tra l’acquisto di Bale con il salvataggio delle banche spagnole? Il contratto di trasferimento del gallese stabilisce che la somma dovuta deve essere pagata in quattro rate di cui l’ultima prevista per luglio 2016. Il pagamento dilazionato è però subordinato alla consegna di promissory notes (una sorta di pagherò cambiario molto utilizzato nei contratti internazionali) a una data prestabilita.

In caso di mancata consegna delle promissory notes entro la data fissata, il Tottenham avrebbe potuto pretendere immediatamente il pagamento dell’intera somma dovuta. Cosa che avrebbe causato problemi al Real Madrid per far quadrare i bilanci.

Già nel 2013 il Parlamentare olandese Derk Jan Eppink aveva alzato una polemica sostenendo che dietro questo acquisto faraonico si nascondeva la garanzia di Bankia. E anche se nel contratto pubblicato non sono menzionate le banche coinvolte nella compravendita, oggi rimangono pochi dubbi sul coinvolgimento dell’istituto spagnolo.

Nata nel 2010 dalla fusione di sette banche (tra cui la Caja Madrid) Bankia non è riuscita a superare le difficoltà pregresse. Grazie a un intervento del Governo spagnolo, nel 2012 la banca è stata parzialmente nazionalizzata e ha ottenuto la concessione di Aiuti di Stato. Un sostengo economico con un importo complessivo, approvato dalla Commissione Europea, nell’ordine di decine di miliardi di euro.

Nascita di Bankia, nazionalizzazione e Aiuti di stato: ecco cosa non convince

Come già accennato tra gli istituti che sono andati a formare Bankia troviamo Caja Madrid, ossia una delle banche Cajas che hanno rappresentato l’emblema della bolla immobiliare e della crisi bancaria spagnola. Attualmente infatti ci sono ancora molti dubbi sull’effettiva salute finanziaria di Bankia, che in teoria dovrebbe tornare in mani private nel 2017.

È chiaro quindi perché la notizia del probabile coinvolgimento di Bankia (salvata con fondi provenienti da ESM e EFSF) nell’operazione più dispendiosa della storia del calcio ha fatto storcere il naso a molti.

Non è la prima volta che la Commissione Europea interviene per decidere sull’utilizzo di Aiuti di Stato nel calcio e da un’analisi preliminare, sembra che ci siano i presupporti perché si possa aprire una procedura di investigazione anche sul caso Bale. All’epoca del trasferimento del calciatore infatti Bankia era già stata nazionalizzata e controllata dal Governo Spagnolo.

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