Finanziamenti europei fondo perduto 2015, settori coperti al 100%

Finanziamenti europei fondo perduto 2015: copertura integrale

Erogati dall’Unione Europea mediante fondi e sovvenzioni, i finanziamenti europei a fondo perduto sono finalizzati a sostenere le spese di progetti relativi a nuove imprese, alla nascita di lavoro autonomo, ma anche a corsi di formazione per i dipendenti di un’azienda. Essi vengono concessi in base alle necessità di Regioni, Province e Comuni; una volta presentata la domanda, viene redatta una graduatoria in cui vengono pubblicati i nomi di coloro che beneficeranno della disponibilità dei fondi europei. In prima linea ovviamente ci sono i progetti finalizzati a cause comuni, come lo sviluppo del territorio o di aree che presentano un numero inferiore di attività imprenditoriali.

Ci sono alcuni settori che risultano avere maggiore possibilità di accesso per queste agevolazioni: la copertura totale del 100% riguarda, infatti, i campi dell’ambiente e dunque della tutela e della protezione; il settore della salute, degli aiuti umanitari; dell’istruzione e della formazione destinata a coloro che si trovano a rischio dispersione scolastica. Per tutti gli altri settori il soggetto beneficiario è tenuto a rimborsare dal 50 al 70% dell’intero capitale erogato per l’investimento.

I finanziamenti europei a fondo perduto per imprese e privati vengono erogati mediante i fondi a gestione diretta o indiretta della Commissione Europea. Nel primo caso l’Unione Europea eroga l’importo direttamente al beneficiario; mentre per i fondi a gestione indiretta, il capitale viene trasferito dall’Unione Europea agli enti regionali e provinciali e sono loro ad occuparsi della distribuzione della somma ai beneficiari del finanziamento.

Per partecipare ad un bando ed avere accesso ad un finanziamento europeo fondo perduto 2015 bisogna avere determinati requisiti e presentare una ricca documentazione che faccia riferimento al progetto imprenditoriale che si intende avviare.

Ecco la documentazione che bisognerà presentare:

  • Documento d’identità in corso di validità e codice fiscale;
  • Certificato di disoccupazione rilasciato da un centro per l’impiego;
  • Preventivo di spesa della propria attività imprenditoriale da avviare;
  • Business plan, ossia il progetto dell’attività di impresa che si intende avviare.

L’intera documentazione va mostrata alla Direzione Generale per l’incentivazione delle Attività Imprenditoriali (Dgiai), che si occupa dell’espletamento delle pratiche, ma ci sono poi diversi altri Istituti a cui potersi rivolgere in base al settore del progetto imprenditoriale in cui si decide di investire. È fondamentale presentare la domanda all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, l’Invitalia per coloro che decidono di investire nella propria attività imprenditoriale. Chi volesse ottenere ulteriori delucidazioni può inoltre far riferimento al Ministero del Tesoro per la richiesta di agevolazioni fiscali per le imprese, così come al Ministero dello Sviluppo Economico per la domanda di incentivi per le imprese.

Un modo affinché un progetto sia destinatario dei finanziamenti europei è quello di presentare almeno cinque principi importanti che gli daranno maggiori possibilità di successo.

  1. Carattere transfrontaliero: è fondamentale che un progetto coinvolga più stati e che abbia dunque un carattere europeo e non legato solo all’Italia. Così come previsto dal bando il piano dovrebbe cercare di raggiungere obiettivi favorevoli all’intera comunità;
  2. Cofinanziamento: La Commissione Europea non finanzierà l’intero progetto che il soggetto richiedente presenterà. È importante dunque che il soggetto che fa richiesta abbia anche risorse finanziarie proprie per andare avanti;
  3. La non retroattività: Il finanziamento non sarà erogato a favore di quei progetti che sono stati convertiti in attività prima della pubblicazione del bando della Commissione Europea;
  4. Il no profit: All’interno del progetto deve emergere che non ci sarà profitto per i partner. Le entrate e le uscite legate al progetto dovranno risultare uguali;
  5. Il divieto: Non è possibile sommare più finanziamenti anche se provenienti tutti da fonti europee.

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