Credito Imposta Ricerca e Sviluppo 2017: Agevolazioni Fiscali per Ricerca e Sviluppo

Credito Imposta Ricerca e Sviluppo 2017: quali sono i vantaggi per le imprese?

Grazie alla Legge di Bilancio 2017, il Credito Imposta Ricerca e Sviluppo, R&S, è stato notevolmente migliorato. Con la legge nazionale 190 del 23/12/2014, il Governo Italiano ha inserito un’importante novità  introdotta dalla Legge di Stabilità 2015 e ampliato dalla Legge di Bilancio 2017. Concretamente, per le aziende che svolgono attività di ricerca e sviluppo, è possibile ottenere crediti di imposta fino al 50% dei costi sostenuti annualmente a bilancio.

Il Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo, verrà applicato annualmente dal 2015 al 2022, a tutte le attività che investono in ricerca e sviluppo. Non vi sono limiti o criteri rispetto alla forma giuridica, il settore economico e il regime contabile dell’azienda.

Il Credito d’Imposta 2017 è di tipo incrementale, poiché si applica fino al 50% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli stessi investimenti fatti nel trienni0 2012-14. Nel caso in cui l’azienda sia attiva da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in ricerca e sviluppo, viene calcolata su un arco temporale minore.

Sono state introdotte 3 importanti novità, rispetto al decreto precedente:

  1. L’importo massimo annuale ottenibile da ciascun beneficiario è stato elevato dagli attuali 5 milioni a 20 milioni di euro;
  2. Al periodo di utilizzo di tale legge, 2015-2022, è stato aggiunto anche l’anno 2022;
  3. Il credito di imposta, fino al bilancio 2016 calcolabile dal 25% al 50% secondo la tipologia di costo ammessa, è stato elevato al 50% per tutte le tipologie di costo ammissibile.

Credito Imposta Ricerca e Sviluppo: caratteristiche e attività ammesse.

Il Credito d’ Imposta 2017 è:

  • di tipo incrementale poiché è destinato alle spese in eccedenza rispetto agli investimenti realizzati nei 3 periodi d’imposta precedenti;
  • automatico;
  • cumulabile, con altri aiuti di stato concessi sugli stessi costi;
  • utilizzabile a compensazione di pagamenti (IVA, IRPEF, IRAP…) fatti con il Modello F24.

Sono ritenute idonee e, quindi agevolabili, le modifiche di processo e di prodotto che portano dei cambiamenti e miglioramenti tangibili delle linee e delle tecniche di produzione e dei prodotti.

Credito Imposta Ricerca e Sviluppo: tipologie di spese ammissibili.

Le spese ritenute ammissibili sono le seguenti:

  • ricerca fondamentale, ossia lavori sperimentali o teorici svolti con l’obiettivo di acquisire nuove conoscenze sui fenomeni fondamentali. In questo caso non è prevista l’applicazione l’uso di pratiche dirette;
  • ricerca industriale, cioè l’acquisizione di nuove competenze, da usare per realizzare nuovi prodotti, processi, servizi o permettere il miglioramento di prodotti;
  • sviluppo sperimentale, ossia l’utilizzo delle conoscenze esistenti di tipo scientifico, tecnologico e commerciale, con lo scopo di produrre Piani, Progetti o Disegni per prodotti, processi o servizi nuovi o modificati;
  • realizzazione di prototipi da impiegare per scopi commerciali e progetti pilota finalizzati a esperimenti tecnologici o commerciali;
  •  produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a patto che non siano utilizzati o trasformati per finalità commerciali o applicazioni industriali;
  • quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio;
  • personale altamente qualificato;
  • personale tecnico non qualificato e brevetti o marchi, relative a un’invenzione (anche acquisite da fonti esterne;
  • contratti di ricerca, “extra-muros”, stipulati con università, enti o organismi equiparati e con altre imprese, incluse le start up.

 

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