Gestione dei Fondi Ue: la Sicilia fanalino di coda
Gestione dei Fondi Ue: la Sicilia fanalino di coda
La Regione Sicilia è in fase di progettazione e rendicontazione dei Fondi Ue. Ci sono interessanti margini di recupero, ma la Regione si trova al di sotto della media nazionale delle Regioni che fanno parte dell’Obiettivo convergenza.
In base agli ultimi dati rilevati dal Rapporto sulle economie locali della Banca d’Italia, rapportati al 31 dicembre 2013, sulla scorta dei dati rilevati dalla Ragioneria generale dallo Stato e del Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica, i denari disponibili per l’attuazione dei Por siciliani ammontavano al 90,3% della dotazione complessiva. Ciò significa un miglioramento di 14 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Se invece andiamo a considerare il rapporto tra impegni e dotazioni, esso risultava superiore rispetto al precedente ciclo di programmazione 2000-06 (84,9 per cento), sebbene inferiore rispetto alla media delle regioni che fanno parte dell’obiettivo Convergenza (97,0 per cento).
Le risorse disposte per la Regione Sicilia, con una certificazione di spesa completata entro fine 2015, vengono gestite dai due Programmi operativi regionali (POR). Uno di questi riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), mentre l’altro interessa il Fondo sociale europeo (FSE).
Finanziamenti europei: gli obiettivi da raggiungere
Gestione dei Fondi Ue, gli obiettivi da raggiungere. Per i due POR siciliani, alla fine del 2013, era stata disposta una dotazione finanziaria di 6 miliardi, mentre la spesa certificata, al 31 dicembre 2013 ammontava a 2,5 miliardi di euro, ovvero il 42,1 per cento della dotazione. Prevista.
Sulla scorta delle previsioni del Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica, la spesa da certificare dei Por siciliani per rispettare i parametri definiti a livello nazionale dovrebbe toccare 1,6 miliardi nel 2014 e 1,9 miliardi nel 2015.