Sempre meno sono i Fondi Europei destinati alla ricerca in Italia

Sempre meno fondi Europei destinati alla ricerca in Italia, è un allarme lanciato proprio dagli esperti del settore, un allarme lanciato durante un convegno “Incontro su scienza, innovazione e salute”organizzato al senato, dove ha presieduto anche il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano.

Secondo una ricerca statistica condotta tra il 1998 e il 2008 l’Italia risulta essere la nazione meno competitiva visti gli scarsi finanziamenti rilasciati dall’Unione Europea, fondi che si sarebbero ridotti solamente al 2,7% per gli investimenti in progetti, dato dichiarato da Elisabetta Dejana, ricercatrice presso l’Università degli studi di Milano, dato allarmante che ci vede all’ultimo posto rispetto gli standard europei che invece vedono una media del 12% di fondi Europei destinati alla ricerca delle diverse nazioni Europee.

Principali motivo per cui sono numerosi i giovani ricercatori che preferiscono ricevere una formazione all’estero, il mancato investimento nel settore dello sviluppo e nella ricerca dell’Italia non gli permette di guadagnare visto il mancato investimento, che potrebbe ricompensare la spesa effettuata tramite i fondi in circa 2-5 anni, ma perde inoltre i giovani che preferiscono lavorare più velocemente e senza essere oppressi dalla burocrazia Italiana.

I giovani ricercatori partono all’estero portandosi dietro i fondi Ue, il 40% dei ricercatori italiani che ha vinto è riuscito a trasferirsi all’estero grazie ai fondi Europei, le migliori menti italiane migrano dove riescono a lavorare meglio e senza troppi impedimenti burocratici, che purtroppo ormai sono radicati nel nostro Paese.

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